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Teramo

“Teramo a Tavola”, la gastronomia locale in mostra all’Archivio di Stato

Dal 24 giugno al 24 agosto

Sayonara Tortoreto

A poco più di un anno di distanza dall’evento di presentazione, il progetto promosso da Italia Nostra – Sezione di Teramo, “Teramo a Tavola. Una Cucina Italiana” è pronto ad entrare nella seconda fase del proprio percorso.

L’obiettivo specifico del progetto e della mostra che ne sintetizza i risultati, è illustrare la storia e le caratteristiche distintive della gastronomia teramana: sostenibilità, matrice rurale, elaborazione borghese. Si intende evidenziare punti di contatto e divergenze rispetto alla storia della gastronomia italiana e inquadrare di volta in volta gli elementi gastronomici in una prospettiva locale e nazionale, al fine di evocare le vicende della cultura materiale, dello scenario culturale e più in generale della storia della Provincia teramana. Il progetto è il terreno su cui dimostrare che la città è in grado di produrre, direttamente, cultura di alto livello e che lo può fare mettendo in piedi una equipe collaborativa che aggrega intelligenze e competenze del territorio a professionisti di fama internazionale: i due curatori della mostra, il teramano Fernando Filipponi chargé de recherche presso il Museo del Louvre di Parigi, e il Professor Massimo Montanari dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, in collaborazione con Marta Severo dell’Università di Paris Nanterre, Luciana D’Annunzio e Valentina Carola
dell’Archivio di Stato di Teramo, solo per citare alcuni nomi.

Dopo aver superato il primo passaggio, con il lavoro svolto in Archivio e sulla Piattaforma Partecipativa (con un’importante sostegno della cittadinanza), il progetto prosegue con il secondo step: la Mostra finale avrà luogo nella sede di Sant’Agostino dell’Archivio di Stato di Teramo nel periodo estivo compreso tra il 24 giugno e il 24 agosto 2024. Saranno esposti i risultati delle ricerche storiche del Professor Massimo Montanari, delle indagini archivistiche della Dottoressa Luciana D’Annunzio, oltre all’esito della lunga campagna di raccolta dei dati sul territorio. Il tutto sarà presentato insieme a oggetti d’uso da cucina e opere d’arte che aiuteranno lo spettatore a comprendere e vivere la secolare storia della gastronomia teramana. Oltre all’esposizione, ci saranno degli eventi collaterali curati da associazioni ed enti del territorio, che settimanalmente andranno a decorare il calendario della mostra.

Sarà messo a disposizione l’Archivio digitale del Patrimonio Gastronomico Teramano per tutta la durata dell’evento espositivo e resterà aperto alla fruizione pubblica anche dopo la sua conclusione, in quanto strumento di lavoro essenziale per ogni indagine futura sulla cucina del nostro territorio.

 

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