Teramo, la maggioranza: “Antonetti attacca perché non ha idee”
Per i gruppi consiliari "c'è presunzione e incompetenza"
“Lo scomposto intervento nell’ultimo consiglio comunale del consigliere Antonetti, riportato anche in un comunicato stampa, e seguito dell’abbandono dell’aula a inizio seduta, denota da un lato presunzione e arroganza e dall’altro la totale incomprensione del proprio ruolo e del funzionamento dell’istituzione consigliare. Il tutto anche nella confusione dei ruoli da parte del consigliere Antonetti che non ha ancora compreso la differenza tra organi politici- elettivi e organi giudiziari”.
A dirlo i gruppi consiliari di maggioranza a Teramo.
“Dagli insulti e dalle accuse piene di livore che lancia nei confronti dell’amministrazione emerge, immaginando la buona fede, come Antonetti non abbia ancora compreso il reale funzionamento del consiglio comunale; nella malafede della speculazione politica si dimostra offensivo nei confronti del consiglio comunale e in cerca di visibilità nel vuoto assoluto di idee e iniziative. Inoltre delle due l’una: o i consigli non si riuniscono come
Antonetti sostiene, abusando strumentalmente e istericamente della scrittura al prefetto, o quando ne vengono convocati più d’uno, come in questo mese, non va bene forse perché si lavora troppo”.
“Invitiamo il consigliere a impegnarsi concretamente sui temi e le questioni del governo della città, come vigile interprete leale degli interessi collettivi e controllare la sua rabbia condita di presunzione e incompetenza. Se considera poi il Consiglio e le sue articolazioni come luoghi per attività inutili, può sempre dimettersi e tornare a casa, destino a cui lo hanno consegnato appena un anno fa i teramani”.
Per Antonetti, che subito ha controreplicato, “L’offensivo e confuso comunicato inviato da “I Gruppi Consiliari di maggioranza al Comune di Teramo”, che si commenta da solo anche in relazione all’uso “disinvolto” della lingua italiana, per essere confutato nei giusti modi ha necessità di essere firmato da qualche soggetto identificabile, anche ai fini dell’assunzione delle responsabilità di quanto dichiarato. Attendo pieno di speranza”.