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Teramo

A Teramo targa in ricordo di Ester Pasqualoni

Nel 2017 vittima di femminicidio

A Villa Mosca, nella piazza antistante la Chiesa della Madonna della Salute, si è svolta la cerimonia di apposizione di una targa in memoria della dottoressa Ester Pasqualoni, che nel 2017 fu vittima di femminicidio.

In servizio al Day Hospital di Oncologia medica dell’Ospedale Val Vibrata di Sant’Omero, particolarmente stimata da colleghi e pazienti per la sua dedizione al lavoro e per la profonda sensibilità, la dottoressa Pasqualoni fu assassinata da un presunto spasimante, lasciando un vuoto incolmabile fra tutti coloro che l’avevano conosciuta.

La cerimonia di apposizione della targa ha visto, oltre alla partecipazione dei familiari e degli amici della dottoressa, quella del Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e delle assessore Pina Ciammariconi e Alessandra Ferri.

Intervenuti anche ill direttore dell’ospedale Mazzini Carlo Di Falco, che ha portato i saluti della Asl in rappresentanza del direttore generale Maurizio Di Giosa, rappresentanti della Prefettura e delle Forze dell’Ordine; la coordinatrice della rete antiviolenza “Ester sono io” Anna Di Donatantonio, dell’Associazione Bon Ton rappresentata da Anna Di Paolantonio, che ha proceduto alla lettura di un testo contro la violenza sulle donne, della rappresentante dell’Associazione Codice Rosso Adele Di Rocco e di Erika Angelini, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia.

Nel corso della cerimonia, con la prima parte che si è svolta all’interno della sala parrocchiale, è stato realizzato anche un flash mob di sensibilizzazione promosso in collaborazione tra le due associazioni e con la partecipazione degli studenti della V B del Liceo Artistico e il dottor Giovanni Cianci, oncologo e collega della dottoressa Pasqualoni, ne ha tracciato un sentito e commosso ricordo.

“Questa targa  è in ricordo di tutte le donne vittime di violenza – ha sottolineato il sindaco Gianguido D’Alberto – La violenza di genere è una questione che ci riguarda tutti. Nel 2024, a fronte di una diminuzione del numero dei delitti legati alla violenza di genere, sono aumentati i cosiddetti ‘reati sentinella’ come stalking e violenze sessuali. È evidente che serve una rivoluzione culturale, che deve coinvolgere innanzitutto le giovani generazioni alle quali dobbiamo trasmettere un messaggio fondamentale: l’amore non è mai possesso e qualsiasi forma di violenza non può e non deve essere mai giustificata”.

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