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Teramo

La mobilità del futuro focus della Provincia di Teramo nell’anniversario di fondazione

Gli interventi

La Provincia di Teramo, nel giorno del suo duecentodiciottesimo compleanno, punta la lente d’ingrandimento sulla mobilità del futuro, tra nuove sfide e nuove soluzioni.

Dopo la Santa Messa officiata nel Duomo di Teramo da S.E. il vescovo della Diocesi di Teramo – Atri, mons. Leuzzi, il tavolo di confronto nella Sala Consiglio di via Milli, aperta dallo stesso vescovo che ha rivolto un caloroso saluto ed un ringraziamento a tutte le istituzioni del territorio, con un invito a “fare di più”, ad essere fiduciosi nell’orizzonte che si prospetta, puntando sulle potenzialità che il territorio può sviluppare.

La parola passa al vicario del prefetto di Teramo, il vice-prefetto Alberto Di Gaetano, che ha ringraziato per aver posto al centro delle riflessioni della giornata di oggi le infrastrutture, “comprendendo come la realizzazione, l’implementazione e la manutenzione delle infrastrutture sia un eccezionale volano per la promozione e per lo sviluppo del territorio”.

Quindi il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, che nel suo intervento ha posto l’attenzione sulla strada fatta dall’8 agosto 1806 ad oggi. Nota di demerito per una riforma (la cosiddetta “Del Rio”, ndr) che nelle intenzioni di chi l’ha scritta “voleva essere un percorso transitorio, ma che ha finito per impoverire l’Ente provinciale, oggi povero di risorse, povero di personale e quasi relegato ad un ente di serie B, ed è per questo che vogliamo ricordare, in ogni occasione, il danno che si sta consolidando”. 

“La riflessione deve quindi essere ampia, per tutte le istituzioni e per tutti gli attori coinvolti che possono dare il proprio contributo. Obiettivi misurabili, a partire dal lavoro, unico motore di crescita di un territorio, alle zone economiche speciali, una grande idea ma nata a macchia di leopardo senza il coinvolgimento degli enti territoriali, passando per le “reti”, da quella viabile a quella elettrica”.

“In questo ultimo anno e mezzo abbiamo voluto puntare su nuove prospettive, su grandi scommesse, anche osando con progetti che sembravano ambiziosi, ma che diventeranno realtà. Una scuola tecnologica e innovativa ma intesa anche come luogo di aggregazione aperto alla città, non solo quindi alla popolazione studentesca, dove non esistono porte o barriere La grande viabilità, dal completamento della Pedemontana Nord verso la regione Marche alla realizzazione della Pedemontana Sud verso la Val Fino e fino alla provincia di Pescara, passando per il completamento della Teramo – mare, per avvicinare la costa alle aree interne, fino alle smart-road, strade intelligenti e sostenibili sia da un punto di vista energetico che ambientale. Il turismo, da quello costiero a quello montano, valorizzando ambiti come l’enogastronomia, l’accoglienza e lo sport”.

“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito e che contribuiranno a far crescere questa nostra realtà. Ogni contributo è utile per raggiungere questi obiettivi, guardando sempre al passato, a cosa eravamo, al presente, a cosa siamo, ed al futuro, a ciò che vorremo diventare”.

A seguire, l’ing. Pierluigi Caputi, commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, che ha puntato il focus del suo intervento sui due obiettivi strategici su cui si sta lavorando: la messa in sicurezza del sistema idrico ed allo stesso tempo la dotazione di acqua idro-potabile durante lo svolgimento degli interventi.

Quindi l’onorevole Luciano D’Alfonso, presidente emerito della Regione Abruzzo, che ha ripercorso la storia recente della Provincia di Teramo, prima provincia abruzzese ad attivare i “Patti territoriali” ponendo l’attenzione del suo intervento sull’importanza degli enti provinciali, definiti come “ambiti ottimali che superano gli egoismi campanilistici”. 

Il prof. Enzo Siviero, rettore dell’Università eCampus nonché ingegnere civile e architetto, che negli ultimi anni ha collaborato con la Provincia di Teramo, insieme all’ing. Caputi, negli studi e nella realizzazione del ponte di Castelnuovo Vomano, tra brevi excursus di vita privata e traguardi professionali, nel suo speech, il prof. Siviero ha rimarcato l’importanza della realizzazione di ponti “umani”, “perché il ponte vive, ha un’anima, basta coglierla”.

 

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