Venerdì a Teramo sciopero dei metalmeccanici
Per la rotture delle trattative con Federmeccanica sul rinnovo contrattuale
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FIM-CISL, FIOM-CGIL e UILM-UIL confermano la loro mobilitazione per il rinnovo del CCNL metalmeccanici, dopo la rottura delle trattative con Federmeccanica-Assistal nel novembre 2024. “La controproposta avanzata dalle controparti mette in discussione il modello contrattuale esistente, senza rispondere alle necessità dei lavoratori”.
Le richieste sindacali riguardano: aumento salariale reale: incremento di 280 euro sui minimi contrattuali; miglioramento delle condizioni lavorative: riduzione dell’orario di lavoro, stabilizzazione dell’occupazione e garanzia di pari diritti negli appalti; contrasto alla precarietà e sicurezza sul lavoro: tutele per i lavoratori precari e interventi concreti per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Federmeccanica, anziché trattare sulle proposte avanzate da parte sindacale (dopo ampia consultazione con lavoratrici e lavoratori) fa una contro piattaforma, un altro modello contrattuale dunque, che non risponde alle esigenze di chi pretende dignità, con aumenti salariali irrisori per i lavoratrici e lavoratori. A fronte di questa situazione, FIM, FIOM e UILM di Teramo hanno indetto uno sciopero il 21 febbraio a Teramo, con presidio sotto la Prefettura, Largo San Matteo alle ore 10, nell’ambito della mobilitazione nazionale, per esercitare pressione sulle controparti e ottenere risposte concrete. Le precedenti mobilitazioni hanno registrato un’ampia adesione da parte dei lavoratori. Il primo sciopero in provincia di Teramo si è svolto il 7 gennaio 2025, con un presidio davanti ai cancelli della Confindustria teramana. Successivamente, gli scioperi organizzati su tutto il territorio nazionale hanno visto punte di partecipazione fino al 90% in molte aziende, segnale chiaro della volontà di lavoratrici e lavoratori di ottenere un rinnovo contrattuale equo. Senza passi avanti, è già previsto un nuovo sciopero a marzo”.
A dirlo Marco Boccanera, Natascia Innamorati e Michele Paliani.