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Teramo

Torano Nuovo, indennità del sindaco e Tari: la minoranza pungola l’amministrazione

Sayonara Tortoreto

Indennità del sindaco, Tari ed equilibri di bilancio. Il gruppo consiliare di minoranza al Comune di Torano Nuovo (Secondino D’Ascenzo, Ilaria Pompei e Luca Frangioni) pungolano l’esecutivo dopo i primi 45 giorni di amministrazione.

 

“Il primo tradimento degli elettori è avvenuto nel consiglio di insediamento quando la maggioranza ha approvato una variazione di bilancio di cui quasi 8mila euro per le indennità del sindaco per adeguamenti degli stipendi retroattivi degli ultimi tre anni”, si legge in una nota.

In più nell’ultimo consiglio, un’altra variazione di bilancio in cui si attribuisce al Sindaco la somma di circa € 2900,00 come trattamento di fine mandato.
Chiediamo ai cittadini, ma non faceva il Sindaco gratis?
Abbiamo pagine di giornale, giornali web che riportavano questa notizia.
Poi, come Paolo sulla via di Damasco c’è stata la redenzione.
Dopo la rielezione. Al secondo mandato. Con effetto retroattivo nelle annualità del primo mandato. Passata la festa, gabbato Lu sante!
La cosa grave, secondo il nostro gruppo, non è ricevere una indennità per il mandato ma tradire la parola data ai cittadini, disattendere una promessa e non mantenere un impegno”,

Questione Tari. Nel piano finanziario approvato, fa rilevare l’opposizione, si registra un aumento medio del 5% anche per le famiglie con disabili e malati.
“Come gruppo di minoranza abbiamo proposto un emendamento per aumentare del 10% la tari sulle “case vacanze” e diminuire della stessa percentuale la tari per tutta la casistica con un componente familiare con la 104.
Ovviamente la maggioranza ha votato contro il nostro emendamento.

Per chiudere il cerchio nel consiglio comunale abbiamo fatto notare come la salvaguardia degli equilibri di bilancio sia stata resa possibile solo per grazia di un avanzo di amministrazione di € 139.000 circa di cui 103.000 necessari a coprire la spesa corrente , € 2825 per l’indennità di fine mandato del sindaco e 26.000 per investimenti.
Se non ci fosse stato questo avanzo di amministrazione non si sarebbe potuto garantire l’equilibrio di bilancio.
Tanto è che, è vero il parere positivo del revisore unico, ma è vero anche che il revisore avverte l’amministrazione di attenzionare gli andamenti di incassi e pagamenti dei residui attivi e passivi.
Nulla di grave ma un avvertimento!
Vogliamo, pertanto, ricordare a chi amministra Torano Nuovo che una amministrazione pubblica, non è una azienda, non deve fare utili (o avanzo che dir si voglia) ma deve spendere i soldi per fare le opere e gli investimenti.
E se c’è stato un avanzo, vuol dire che non si è stati bravi e tempestivi a spendere quanto disponibile”.

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