Tortoreto. Rigettato il ricorso al Tar dei proprietari dell’area espropriata legata alla zona archeologica della Domus delle Muracche.
Nelle scorse settimane, infatti, il tribunale amministrativo ha rigettato l’impugnativa nei confronti del Ministero della Cultura (nella fattispecie della Sovrintedenza archeologica) che nel 2001 perfezionò le attività di esproprio. Impugnativa anche contro il Comune che non si è costituito nel giudizio.
I ricorrenti lamentavano che l’aver riconosciuto l’area come di interesse archeologico (è venuta alla luce l’antica villa romana e gli scavi proseguono, anche alla luce di importanti fondi) ha poi favorito l’aquisizione di un immobile e la relativa recinzione, che impedisce di accedere alle proprietà contigue.
In pratica, i proprietari lmentavano anche il fatto che le procedure attivate, le due procedure attivate in termini di espriprio e di occupazione, non contemplavano accordi o il riconoscimento del credito edificatorio in altre zone.
I giudici amministrativi evidenziano che i margini per trovare un accordo tra privato e Comune esistono, anche sulla scorta delle norme tecniche di attuazione. E non è certo compito del ministero trovarli, ma l’amministeazione civica e le procedure seguito sono legittime e non precludono la possibilità di tutelare la proprietà privata. E dunque il decreto di pubblica utilità per la disposizione dell’area in questione resta valido.