Tortoreto, cementificate le ultime rotatorie della Statale: la scelta che fa discutere FOTO VIDEO

Tortoreto. “Due misteriosi dischi volanti sembrano essere atterrati nel cuore della nostra città. Ma niente paura: non si tratta di un’invasione aliena, bensì dell’ultima opera dell’Anas”.
Usa il sarcasmo, Mauro Di Bonaventura, capogruppo del Pd in consiglio comunale, per commentare in chiave critica la decisione dell’Anas, nella fase di completamento delle due opere viarie (che poi saranno “concesse” al Comune di Tortoreto) di “cementificarle, privandole di qualsiasi valore estetico e ambientale. Un intervento che ha lasciato interdetti cittadini e operatori turistici, che da anni chiedono maggiore attenzione al decoro urbano”.
La cura. “In una città a vocazione turistica come Tortoreto”, si legge ancora, “il paesaggio urbano gioca un ruolo cruciale. Rotatorie, piazze e spazi pubblici dovrebbero rappresentare il biglietto da visita di un territorio, raccontando la sua storia, le sue tradizioni e la sua identità. Ma, ancora una volta, si è scelto di intervenire senza alcuna visione estetica, trasformando spazi potenzialmente belli in anonime distese di cemento.
Ma il problema non è solo estetico. La copertura in cemento contribuisce al surriscaldamento urbano, rendendo le strade delle vere e proprie fornaci nei mesi estivi. Mentre molte città investono in verde urbano e soluzioni sostenibili, a Tortoreto si opta per il cemento, senza considerare l’impatto climatico e ambientale di queste scelte.
Da anni, i cittadini chiedono che le rotonde vengano valorizzate attraverso bandi di adozione da parte di aziende locali, come avviene con successo in molte altre città della provincia. Un’idea semplice, che permetterebbe di trasformare questi spazi in punti di interesse, migliorando l’immagine della città senza pesare sulle casse pubbliche. Tuttavia, l’amministrazione è rimasta immobile, lasciando che il degrado e la sciatteria prendessero il sopravvento.
Di fronte a questo scenario, una domanda sorge spontanea: perché il nostro paese non merita qualcosa di meglio? Perché non possiamo avere rotonde che raccontino la nostra storia e valorizzino il nostro territorio?”.