Tortoreto. Mauro Di Bonaventura, consigliere comunale del Pd e e neo-presidente della speciale commissione d’indagine ha diffuso una nota a margine della seduta consiliare di giovedì, nella quale è stata composta la struttura della commissione che dovrà far luce sulla vicenda legata agli stipendi gonfiati al Comune di Tortoreto.
La commissione, come è noto, presieduta dal Consigliere Mauro Di Bonaventura e composta dai Consiglieri Lanfranco Cardinale, Angela Recinella, Dolores Cimini, Franco Cartone e Libera D’Amelio, avrà un ruolo cruciale nell’approfondire la vicenda, accertare eventuali responsabilità amministrative e politiche e individuare le misure necessarie per evitare il ripetersi di situazioni analoghe in futuro.
“L’obiettivo della commissione non è quello di sovrapporsi alle indagini giudiziarie in corso, ma di svolgere un’indagine conoscitiva che possa fare piena luce sui fatti, garantendo trasparenza e chiarezza ai cittadini di Tortoreto. La commissione opererà in maniera bipartisan, con l’intento di tutelare l’interesse pubblico e ripristinare la fiducia nelle istituzioni”, scrive Di Bonaventura.
Durante la seduta, è emerso un ampio consenso sulla composizione della commissione, già delineata nei giorni scorsi. Tuttavia, le opposizioni hanno sottolineato la necessità di una gestione più attenta e trasparente della vicenda, richiamando anche i precedenti che hanno coinvolto l’amministrazione comunale in episodi simili.
Il Presidente della commissione, Mauro Di Bonaventura, ha dichiarato: “Il nostro compito sarà quello di analizzare con rigore e imparzialità quanto accaduto, individuando eventuali criticità nel sistema di controllo e gestione. Vogliamo garantire che simili episodi non si ripetano più e che l’amministrazione comunale possa operare con la massima trasparenza e efficienza.”
La commissione inizierà i suoi lavori nei prossimi giorni, con l’obiettivo di presentare una relazione dettagliata al Consiglio Comunale entro i termini stabiliti.
L’Amministrazione Comunale ribadisce il proprio impegno a collaborare con la Commissione e a garantire che tutte le informazioni necessarie siano messe a disposizione per un’indagine completa ed esaustiva.
