Tortoreto, il vento fa “volare” la sabbia verso la passeggiata FOTO VIDEO
Ci sono anche malumori per la mancata realizzione delle dune
Tortoreto. Sabbia spazzata via dal vento, oltre il muretto della passeggiata e in alcuni tratti anche per accumularsi sul marciapiede, sulla strada e sulla rotonda.
Le forti raffiche di vento, a ridosso di Natale, in alcuni tratti del lungomare di Tortoreto, hanno riproposto vecchi scenari. Quella della sabbia fatta viaggiare dal vento e portata verso ovest, sulla passeggiata e anche sulla strada. La cosa, però, in queste ora sta creando parecchi malumori tra i balneatori, in particolar modo nell’associazione Balneator, guidata da Carlo Dezi, che lamenta una sorta di ostracismo da parte dell’Ente. Si perchè uno degli effetti indotti da questa situazione, riguarda la creazione dei cordoni dunali, che era stati pensati e realizzati da diversi balneari negli anni precedenti. Insomma, l’associazione aveva fatto scuola, visto che sono stati realizzati anche in altre località.
A Tortoreto, invece, in questo frangente non sono stati più realizzati perchè l’Ente ha chiesto delle certificazioni firmate da tecnici abilitati. In pratica, oltre ai costi anche un surplus di burocrazia che ha spento l’attivismo dei concessionari, che hanno rinunciato.
Gli effetti. Le raffiche di vento, con la mancanza di dune (come accaduto negli ultimi anni) e non sono stati nemmeno collocate le tavole di legno nelle interruzioni del muretto, ha poi favorito la “fuga” di sabbia, con accumuli in diverse zone.
“La sabbia è il bene più prezioso e bisogna prenderne coscienza e le operazioni effettuate negli anni passati, l’avevano preservata”, sottolinea Carlo Dezi, presidente di Balneator. Che poi spiega dal punto di vista tecnico come erano state eseguite le operazioni in passato.
“Il lavoro per mantenere la sabbia ben al di sotto del muretto, era stata sempre fatta negli anni passati”, sottolinea.
“Infatti la prima operazione che viene svolta dalla ruspe, al momento della realizzazione della duna, è quello di spostare la sabbia presente in prossimità del muretto e portarla verso est, nella zona dove viene realizzata la duna. Poi viene prelevata la sabbia in prossimità della riva e spostata sopra al primo cumulo di sabbia presa dal muretto: questo è lo standard fatto da sempre per la giusta esecuzione”.
Il recupero della sabbia. Passato il maltempo, la sabbia accumulata andrà recuperata, per tutta una serie di ragioni. “Mi permetto di consigliare di non smaltire la sabbia in discarica”, aggiunge Dezi, ” ma di riportarla sull’arenile. Ci faremo carico, se necessario, di setacciarla, ma non va smaltita”.