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Teramo

Tortoreto, nuova rotatoria sulla bonifica. Cardinale: ecco come stanno le cose

Il consigliere provinciale fa chiarezza sulla vicenda

Sayonara Tortoreto

Tortoreto. Non ci sta Lanfranco Cardinale. Il consigliere provinciale, in passato delegato proprio alle opere pubbliche, fa chiarezza sulla realizzazione della nuova rotatoria della bonifica del Salinello, al bivio di Poggio Morello, opera che la Provincia ha messo in cantiere e che ha preso avvio proprio in questi giorni.

 

“Nella saga dei ringraziamenti e autoincensamenti – diventato lo sport più praticato da molti amministratori – la verità dei fatti viene troppo spesso ignorata”, scrive in una nota Cardinale. “A Domenico Di Matteo fa difetto la memoria o la conoscenza. La rotatoria sul Salinello è stata finanziata con un mutuo dell’Ente, quindi espressione di una precisa volontà dell’aministrazione che l’ha contratto inserendo la struttura nell’elenco delle opere da realizzare. Il mutuo ha consentito di affidare il progetto definitivo e quindi di fare la gara e ora i lavori”.

I tempi delle opere. “Tutto questo si deve alla Provincia di Diego Di Bonaventura – che lo dico sempre ha lasciato in dote tanti soldi da spendere e funziona così perché in quattro anni difficilmente chiudi il percorso di un’opera – e al sottoscritto che su quel mutuo di 2 milioni di euro (servito a tante altre opere, ndr) si è consumato le suole fra il palazzo dei lavori pubblici e quello della ragioneria. Tutto questo si evince chiaramente dagli atti anche richiamati dalla delibera, Di Matteo non ha lasciato alcun progetto sulla rotatoria, in piena pandemia con i fondi di bilancio abbiamo fatto progettazione ed era pronta per essere appaltata sin dal 2023. Siamo arrivati all’estate 2024 quindi non vedo aria di ringraziamenti semmai di ritardi.

“Comunque io sono il primo a gioire, perché così fanno le persone che hanno a cuore la comunità, che l’opera si stia realizzando. Ma, francamente, D’Angelo e Lattanzi non c’entrano nulla: vorrei pure vedere se con soldi e progetti non facevano partire l’opera”, chiude.

 

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