Tortoreto. L’ordinanza di sgombero viene annullata defintiivamente e una delle famiglie che occupava uno degli alloggi del residence Belvedere potrà restare in casa.
E’ questo l’effetto, chiaro, di una recente sentenza del Tar che ha accolto il ricorso di una famiglia che occupava uno degli alloggi nel frattempo acquisiti al patrimonio comunale per effetto di una sentenza della Corte d’Appello per una lottizzazione abusiva. Si tratta del famoso residence Belvedere, o comunque parte di esso, realizzato anni fa nella zona collinare e al centro anche di una disputa giudiziaria.
La famiglia in questione, dopo aver ricevuto la notifica dell’ordinanza di sgombero, aveva impugnato il provvedimento attraverso l’avvocato Enrico Ioannoni Fiore, che aveva lo scorsa estate concesso la sospensiva visto che c’era un aspetto contingente. L’impossibilità per la famiglia di reperire un altro alloggio (l’occupazione, come si legge negli atti, comunque era stata perfezionata senza titolo). Il Tar, che ha condannato anche il Comune al pagamento di mille euro, ha accolto il ricorso della famiglia, in quanto si evidenzia che la procedura di sfratto andava perseguita con procedure civilistiche e non bastava un’ordoinanza di sgombero. Nel frattempo, il Comune aveva anche avviato un’azione dinanzi al tribunale civile.
Ad oggi, però, la famiglia può restare nell’appartamento (uno degi 25 acquisiti dal Comune, insieme a garage, locali di sgombero, una piscina e locali per ristorante e bar), in attesa delle procedure successive. Ovviamente, potrebbe anche slittare il percorso avviato dall’Ente di vendita all’asta di tutto il patrimonio acquisito che, come da atto di indirizzo politico, va venduto insieme e non a singoli lotti per un valore di mercato superiore ai 2milioni di euro.