Tortoreto. Nessuna stangata sui cittadini tortoretani. A dirlo, in una nota, sono il sindaco Domenico Piccioni e l’assessore al tributi, Loretta Ciaffoni, che replicano alle accuse arrivate dal gruppo consiliare Tortoreto Più.
“Si tratta di un aumento dettato da un contesto economico che ha registrato rincari per ogni tipo di servizio, incluso ovviamente quello del conferimento rifiuti.
Le tariffe della Tari, infatti, seguono un preciso iter che impone all’Unione dei Comuni Val Vibrata, delegata dall’Ente alla gestione dei rifiuti, predispone annualmente il Piano economico finanziario. Il Comune definisce l’entità degli oneri che i cittadini dovranno versare ripartendoli tra le categorie di contribuenti ma senza aggiungere alcuna somma rispetto a quanto strettamente necessario a coprire i costi del servizio di raccolta rifiuti. Infine, l’autorità governativa competente, approva quando disposto dalla Giunta, anche apportando eventuali modifiche”.
Ritocchi tariffari. L’amministrazione di Tortoreto, sulla base dei criteri imposti dalla normativa nazionale, ha dovuto approvare un aumento medio dell’8,14% che però tocca percentuali più basse per i privati cittadini – comunica l’Assessore Ciaffoni – E, in ogni caso, l’aumento applicato è nella media di quelli dei Comuni della Val Vibrata.
Nonostante l’aumento dettato dalla normativa, le tariffe TARI del Comune di Tortoreto risultano, in verità, nettamente inferiori di quelle di alcuni Comuni dell’Unione ed anche del Comune di Giulianova, che il gruppo Tortoreto Più aveva preso ad esempio. Quest’ultimo, in base alle dichiarazione dell’Assessore delegato, approverà un piano tariffario più basso del 10% rispetto all’annualità 2023 in virtù di un miglior prezzo del servizio ottenuto in fase di gara d’appalto ma, comunque, applicherà tariffe più elevate di quelle di Tortoreto.
Già nei prossimi giorni, in collaborazione con la Poliservice, avvieremo campagne di sensibilizzazione per migliorare la percentuale di raccolta differenziata – conclude il Sindaco Domenico Piccioni.