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Teramo

Tortoreto, stipendi maggiorati: il dipendente indagato ha restituito tutti i soldi

L'inchiesta prosegue mentre l'Ente ha attivato la speciale commissione d'indagine

lOCATELLI

Tortoreto. Restituiti oltre 80mila euro, che è poi la somma di denaro che gli è stata contestata.

Si chiude un capitolo, non l’ultimo non ovviamente, al Comune di Tortoreto dove il dipendente indagato (difeso dall’avvocato Guglielmo Marconi) per la vicenda degli stipendi maggiorati ha riversato nelle casse comunali la somma contestata.
Con il passare delle settimane, nel frattempo, prende sempre più corpo un aspetto che inizialmente non era emerso.

Sembra perdere quota la volontà del dipendente di voler mettere in pratica un raggiro ai danni dello Stato e questo alla luce della patologia con la quale sembra convivere, ossia una dipendenza comportamentale similare alla ludopatia, dominante in alcune circostanze.

L’inchiesta prosegue. Il percorso giudiziario andrà portato fino alla fine, ovviamente, così come anche i procedimenti amministrativi del Comune di Tortoreto, anche alla luce dell’attivazione della commissione consiliare d’indagine, andranno perfezionati.

In tutta questa vicenda, che ha monopolizzato anche l’ultima seduta del consiglio comunale, c’è un aspetto importante da evidenziare. La strada percorsa gip del tribunale di Teramo, Roberto Veneziano, che ha rigettato la richiesta cautelare avanzata dal pm (sospensione dal posto di lavoro), in sintonia con il provvedimento adottato dal Comune, ossia lo spostamento in un altro settore della macchina amministrativa, lascia poi emergere un elemento: la volontà di riabilitare l’uomo che si è macchiato della vicenda.

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