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Teramo

Trasporto scolastico a Teramo e provincia: ecco quello che non va

Per i sindacati la Tua aveva tutto il tempo per organizzare i servizi

Sayonara Tortoreto

Anno nuovo, vecchi disagi. La ripresa delle lezioni, in provincia di Teramo, si è portata dietro una serie di segnalazioni e proteste da parte di famglie e studenti e stessi operatori del trasporto pubblico.

 

Tutto questo viene condensanto in una nota diffusa in maniera congiunta dalla segretaria provinciale della Filt Cgil e della Rsa di Giulianova e Teramo.

I disagi. Dipende dall’istituzione della settimana corta con sabato libero per studenti e personale scolastico?
Dipende da mancate interlocuzioni tra Istituzioni Scolastiche e Società di Trasporto Regionale?
Lacune nell’organizzazione dei servizi?
Della settimana corta si parlava già prima della chiusura dell’anno scolastico precedente, perché i
servizi e gli orari sono stati presentati subito a ridosso del suono della campanella e ancora oggi non
si vede la soluzione ai tanti disagi che giornalmente vengono procurati a famiglie, studenti e
pendolari?
Sono state le istituzioni scolastiche che hanno comunicato tardi il cambiamento degli orari di
entrata ed uscita dalle lezioni?

Come è stato possibile che il servizio scolastico della TUA è stato approntato in tutta fretta nei dieci giorni prima della ripartenza? Purtroppo giornalmente ne vediamo i risultati, con turni di lavoro
non corretti, anticipi e/o posticipi delle corse senza comunicazioni ufficiali, orari delle corse
sbagliati, coincidenze inesistenti, corse soppresse che stanno provocando disservizi ogni giorno
situazione grottesca !
Esiste qualcuno tra le Istituzioni Scolastiche e la TUA che è a conoscenza del fatto che ci sono
studenti che escono da casa alle 6 del mattino per farne rientro, se tutto va bene, alle 16 del
pomeriggio? Con i rientri pomeridiani anche più tardi!

Le organizzazione sindacali nel denunciare il mancato coinvolgimento come rappresentanti dei lavoratori se non a modifiche già confezionate, stigmatizzano il comportamento dell’azienda TUA che aveva avuto
tutto il tempo per organizzare il servizio se solo si fosse preoccupata già da giugno di contattare gli
uffici scolastici provinciali sulle modalità degli orari del nuovo anno scolastico, circostanza nota a
tutti!

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