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Teramo

Tutela della costa con soluzioni innovative. L’intervista

Alba Adriatica. Dalla proposta, illustrata in Regione prima e in consiglio comunale poi ad un’analisi molto circostanziata su quello che rappresenta una soluzione innovativa per la tutela della costa.

Nel dibattito sempre più sentito e sensibile sulla tutela delle nostre preziose coste e sulla necessità di ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema marino, abbiamo intervista l’Associazione il “Polo della Sicurezza”. Organizzazione, focalizzata sulla previsione e prevenzione dei rischi ambientali, è dotata di un comitato tecnico-scientifico di esperti di fama nazionale.
Riflessioni e proposte avanzate dall’associazione “Polo della sicurezza” in merito ad uno dei temi cruciali per il territorio costiero. E queste considerazione diventano ancora più importanti alla luce dei dibattito in corso tra Alba Adriatica, Villa Rosa e Tortoreto, in maniera particolare, sulle opere anti-erosione. E nello specifico si parla dei reef artificiali.

Riconsiderare le strategie costiere: un approccio indispensabile

L’associazione il “Polo della Sicurezza”. lancia un importante monito sull’utilizzo tradizionale delle scogliere come principale difesa contro l’erosione costiera. Secondo l’associazione, la protezione delle nostre coste attraverso l’impiego di scogliere dovrebbe essere considerata un intervento “emergenziale”, da realizzare senza indugi. Tuttavia, l’associazione sottolinea che troppo spesso questa tecnologia viene adottata senza un’adeguata valutazione degli impatti e dei risultati attesi. Le scogliere, per loro natura, deviano l’erosione altrove, causando il trasferimento di sabbia in zone impreviste e promuovendo fenomeni erosivi intensi e rapidi.

Impatti ambientali: una visione completa

L’Associazione mette in luce i gravi impatti ambientali derivanti dall’utilizzo delle scogliere. La riflessione delle onde provocata da tali strutture crea una sorta di “lagunaggio” tra la battigia e le scogliere, causando il surriscaldamento delle acque e il deposito di fango. Queste condizioni favorevoli alla proliferazione batterica sono state evidenziate recentemente lungo la costa dell’Emilia-Romagna, portando alla sospensione della balneabilità delle acque marine in diverse aree costiere caratterizzate dalla presenza di scogliere. Senza considerare l’impatto visivo delle scogliere emerse che cambia totalmente l’immagine del nostro mare.

Alternative innovative: il futuro delle coste

Secondo l’associazione il “Polo della Sicurezza”, l’alternativa alle scogliere sono le strutture artificiali sommerse. Queste opzioni offrono una serie di vantaggi chiave:
1. Assenza di riflessione del moto ondoso: queste strutture non deviano le onde, evitando il problema della riflessione.
2. Permeabilità alle correnti: consentono il passaggio naturale delle correnti marine.
3. Riduzione della dinamica marina: contribuiscono a ridurre l’intensità dei movimenti marini.
4. Creazione di biodiversità: favoriscono la crescita della biodiversità marina.
5. Nessun impatto visivo
In particolare, i reef artificiali sommersi, come il Tecnoreef, sono citati come esempio di soluzione avanzata. Questi reef sono permeabili, modulari e non interferiscono con l’aspetto visivo del mare, contribuendo in modo significativo alla crescita della biodiversità marina. Non da ultimo, tali soluzioni si distinguono per la riduzione dei costi, la celerità nell’attuazione e l’eliminazione dell’impatto ambientale legato al trasporto di materiali e attrezzature.

Risultati attesi: un futuro sostenibile per le nostre coste

Gli effetti positivi di queste soluzioni sono già ampiamente riconosciuti. Le strutture artificiali sommerse hanno dimostrato di proteggere efficacemente le spiagge e di creare habitat marini diversificati, aumentando notevolmente la presenza di specie ittiche e la loro crescita demografica. I coefficienti di crescita superiori, citati anche da esperti giapponesi, indicano l’efficacia di queste opere nel promuovere la biodiversità e il benessere marino.

In sintesi, la creazione di reef artificiali è diventata pratica comune in molte località marine del nostro paese, con effetti positivi evidenti sulla protezione costiera e sull’ambiente marino. L’implementazione di tali soluzioni, oltre a offrire benefici ambientali significativi, contribuisce a garantire la sicurezza delle infrastrutture costiere e a preservare il patrimonio naturalistico delle nostre coste. Gli esiti positivi già osservati testimoniano che la protezione e la crescita delle nostre spiagge sono in corso.

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