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Teramo

Uniti per la Riserva del Borsacchio: raccolte oltre 10.000 firme

Le undicimila firme consegnate da una bambina al Sindaco Nugnes prima del Consiglio comunale

Roseto degli Abruzzi. I numeri, diffusi dalle Guide del Borsacchio, della raccolta firme in difesa dell’omonima riserva.

 

5971 Firme su carta in due giorni di banchetto a Roseto degli Abruzzi ed in tre eventi infrasettimanali (600 dalla frazione di Cologna)
5590 Firme All’appello sul sito della Riserva (alle 13.15 del 12/1/24 con media di 4/5 firme al minuto)
21 Associazioni Nazionali Aderenti
6 Associazioni di categoria importanti nel commercio, artigianato e nel turismo
191 Associazioni aderenti da tutta Italia
Appelli di siti in Europa
Due interrogazioni in parlamento annunciate
Una petizione al parlamento Europeo
Una interrogazione al parlamento Europeo
Annuncio di proposte di legge in Regione per ripristinare la riserva da più gruppi

“Questi dati sono il risultato di una mobilitazione partita il 6/1/2024 e per scelta abbiamo deciso di non aprire le famose piattaforme on line che moltiplicano e condividono appelli. Lo scopo era rimanere sul territorio e coinvolgere residenti o persone che vivono l’area”.

Oggi la cittadinanza si è stretta intorno alla Riserva del Borsacchio. I cittadini si sono stretti intorno la Riserva scendendo in piazza del comune a Roseto prima del Consiglio”.

“Fra due ali di folla che sventolavano rami di ulivo una bambina ha consegnato le 11.000 firme al sindaco di Roseto”.

“Le false notizie sono ormai cadute. E tutti ormai conoscono le reali motivazioni e sembra inutile oggi ribadire quello che ognuno può vedere oggettivamente anche solo passando in auto sulla strada e vedere ulivi, viti e terreni lavorati. Lo stesso presidente Marsilio ha dichiarato che è una scelta dolorosa ed eccessiva. Ora per il bene della città e dello sviluppo e l’armonia di tutte le parti bisogna risolvere il problema che tutti hanno compreso. Il problema è che la riserva non è mai stata attivata. E tutte le parti hanno sofferto per questo. Sia piccole famiglie che l’ambiente”.

“La legge è illegittima. Tutti lo sanno. L’iter assunto viola tutte le norme quadro del tema per la non convocazione dell’ente locale. Prima o poi questa norma verrà annullata ma cosa succederà nel frattempo? Chi lamentava di non poter costruire e vorrà farlo al primo progetto riceverà un ricorso da parte dell’enorme rete associativa creata e probabilmente dal comune. E l’intervento sarà bloccato e il Tar manderà in corte costituzionale. Stessa storia del Parco Sirente Velino. Le parti pro ambiente vedranno ancora una riserva bloccata e la natura continuerà a soffrire e restringersi. La città sarà bloccata, la riserva sarà bloccata e nessuna parte potrà fare nulla. Ora serve un atto di maturità da parte degli enti in campo”.

La riperimetrazione deve essere superata. Ripristinare i confini ed arrivare il Pan. Una riserva per agricoltori è un tesoro anche per creare turismo sostenibile. Associazione BB e TouringClub lo sanno bene e per questo aderiscono. Ora fermiamo questa follia”.

 

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