Via Balzarini, blitz dei residenti in consiglio. Monta la protesta anche a Colleatterrato
Colloquio con il sindaco Gianguido D'Alberto
I residenti Ater di via Balzarini si sono presentati questa mattina al Parco della Scienza a Teramo, dove era in corso il consiglio comunale, per tornare a chiedere risposte e aiuto.
La vicenda, irrisolta, è ormai nota, con il culmine raggiunto settimane fa con il distacco di corrente per le utenze condominiali di migliaia di euro non pagate dai condomini, distacco che però, per un particolare tipo di domotica installata, ha lasciato senza luce i residenti nelle proprie case. Da rimarcare come le luci della palazzina siano sempre accese, aspetto che ovviamente innalza la bolletta.
“È il momento di dire basta – ha raccontato una dei presenti – I miei genitori vivono segregati, hanno fatto credere fosse una palazzina vivibile in cui si doveva restare solo tre anni. Di noi non si parla mai, siamo cittadini di Serie B- A nove anni dal terremoto non è stato fatto nulla nei vecchi appartamenti, noi dobbiamo chiedere il permesso di entrare a casa nostra”.
Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, è tornato a chiedere intervento celere da parte dell’Ater.
In argomento l’Ater, è intervenuto il circolo del Partito Democratico di Colleatterrato: “La Regione Abruzzo volta le spalle all’ATER di Teramo e ai suoi inquilini negando importanti fondi necessari utili anche per la manutenzione e la pulizia di numerose palazzine nella nostra provincia tra cui quelle di Colleatterrato. Infatti nel corso del Consiglio Regionale del 28 e 29 dicembre, quello in cui si è votata la legge di stabilità, Marsilio e i suoi hanno bocciato un emendamento presentato dal consigliere regionale del Partito Democratico Dino Pepe che chiedeva di mettere a disposizione dell’ATER di Teramo la somma di 400.000 euro con l’obiettivo di porre rimedio allo stato di incuria ed abbandono in cui versano diversi immobili nel capoluogo. Ancora una volta, con questa decisione, i vertici del centrodestra regionale dimostrano la scarsa attenzione verso le fasce più deboli ed un territorio, quello teramano, che da anni attende risposte. Qualche mese fa il sindaco Gianguido D’Alberto, con un’apposita ordinanza, ha chiesto ad ATER di ripulire dai rifiuti l’area esterna delle palazzine di proprietà lasciate in abbandono in via Giovanni XXXIII e nella frazione di Villa Gesso, interventi che però sono stati fatti solo parzialmente dall’azienda… presumibilmente per mancanza di fondi? Se così fosse, si innesca un circolo vizioso nel quale la Regione Abruzzo non concede risorse, l’ATER non può intervenire perché non ha fondi e a rimetterci sono, ancora una volta, i cittadini che sono costretti a fare i conti con la condizione drammatica in cui versa, oramai da sette anni e mezzo, la ricostruzione nella nostra provincia£.
E ancora: “Ritengo che sia surreale la decisione presa dalla maggioranza regionale di negare fondi all’ATER quando invece per altre situazioni si trovano sempre milioni di euro in abbondanza (come per il Napoli Calcio). Così non si fanno gli interessi dei cittadini, che attendono da anni di tornare nelle proprie abitazioni, e di un territorio, quello teramano, ormai decisamente abbandonato dalla Regione Abruzzo. Il quartiere di Colleatterrato, che è utile ricordare è il più offeso dalle vicende sismiche del 2016, vive in una situazione surreale, fatta di incertezza e di disperazione dove l’unica cosa che spicca sono le incompiute come la palazzina di Via Spataro abbattuta più di un anno fa e mai ricostruita e la situazione paradossale dei Palazzi in Via Adamoli 48 dove alcuni inquilini non riescono ancora a rientrare nelle proprie abitazioni perchè i loro alloggi, successivamente alla riconsegna dei lavori e quindi delle chiavi, presentavano danni al mobilio e altro che, di fatto, non permettono ai residenti, di rientrare e vivere in quegli appartamenti. Per questi inquilini il danno è doppio perché oltre a continuare ad affrontare le spese per l’affitto della residenza temporanea non percepiscono il Contributo di Autonoma Sistemazione mettendoli in una situazione critica di precarietà economica”.
“Tutto questo naturalmente sotto il silenzio assordante della Regione Abruzzo che invece di intervenire e dare una pronta risposta alle persone più fragili, pensa bene di bocciare l’emendamento che avrebbe aiutato l’ATER quantomeno ad intervenire nelle opere di ordinaria manutenzione dando una risposta concreta a quelle che sono le problematiche quotidiane Ringrazio il consigliere regionale del Partito Democratico Dino Pepe per aver cercato, in ogni modo, di porre rimedio a questa situazione, ma con la bocciatura del suo emendamento i vertici della Regione Abruzzo hanno dimostrato ancora una volta la scarsa attenzione verso le fasce più deboli. Urge dare una spinta alla ricostruzione nella provincia di Teramo, altrimenti gli anni passano e tanta gente dovrà dire addio al sogno di tornare nella propria casa”.