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Domani terzo giorno di sciopero all’IMR Industriale Sud di Teramo

La protesta dei lavoratori va avanti, approvato nuovo pacchetto di ulteriori 48 ore di sciopero

lOCATELLI

I lavoratori di IMR – Industrialesud Spa di Teramo, riuniti in assemblea in data odierna, ritengono di dover precisare i seguenti punti.

“La RSU e le Segreterie di FILCTEM CGIL, UILTEC UIL, UGL di Teramo non hanno mai inteso accettare la delocalizzazione di lavorazioni in altri siti, scelte aziendali queste che sono state da noi subite. Tale assunto è in coerenza con le precedenti iniziative di sciopero da noi promosse in precedenza.  Con senso di responsabilità non abbiamo inteso raccogliere le provocazioni da parte della delegazione aziendale durante la riunione del Tavolo Istituzionale del 19.11.2024 presso la Regione Abruzzo, pertanto le iniziative di protesta messe in campo sono da intendersi a tutti gli effetti atti tangibili di dissenso per i contenuti e l’impostazione del Tavolo Istituzionale sopra citato”.

E ancora: “Di fronte alla evidente carenza di nuovi progetti produttivi nell’immediato rigettiamo qualunque responsabilità per gli attuali livelli produttivi e per quelli attesi, situazione questa che scorrettamente l’azienda ritiene di dover addebitare alle azioni di protesta da noi promosse. Sulla base di quanto sopra esposto, sulla base di ulteriori valutazioni i lavoratori riuniti in assemblea conferiscono mandato sin d’ora alla RSU e alle Segreterie Sindacali per la prosecuzione dello stato di agitazione articolato secondo le seguenti modalità: conferimento di un mandato alla RSU e alle segreterie sindacali di un pacchetto di ulteriori 24 ore di sciopero per un totale di 48 ore complessive; sciopero di 8 ore per ogni turno di lavoro per il giorno del 21 novembre. Sciopero dello straordinario e di ogni forma di lavoro supplementare”.

La RSU e le segreterie rivendicano: “il blocco di qualunque trasferimento di linee e di lavorazioni presso altri siti produttivi, comprese le lavorazioni Lamborghini tutt’ora in essere presso il sito di Teramo; l’attivazione immediata del Tavolo presso il Ministero del made in Italy. La RSU e le OO.SS si riservano ulteriori iniziative di protesta sulla base degli sviluppi della vertenza”. 

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