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Chieti

Francavilla, tutto pronto per la celebrazione del ventennale de Le Franche Villanesi

Francavilla al Mare. Sogni e traguardi dell’associazione Le Franche Villanesi APS costituita a Francavilla al Mare il 21 Dicembre 2003.

“Dopo venti anni a Francavilla e nel mondo sono cambiate tantissime cose, dice l’ideatrice, fondatrice e presidente Maria Rosaria Sisto.
Le Franche Villanesi possono raccontare il cambiamento e purtroppo anche l’inerzia di questi due decenni.

Il cambiamento ci gratifica, l’inerzia ci sprona. Nel 2003 eravamo una trentina di donne domiciliate o residenti a Francavilla ma tutte provenienti da altre regioni. Ci univa questa differenza ci sentivamo un po’ immigrate, legate dal desiderio di appartenenza a questa splendida città che ospitava noi e o nostri figli, vero legame tra noi. Ci vedevamo davanti alle scuole, nei colloqui con gli insegnanti, alle festicciole di compleanno e oscuramente capivamo che non avevamo radici in questa città della quale non conoscevamo la storia ma che pure ci affascinava con le sue bellezze naturalistiche. Vivevamo per lo più in collina su quelle Colline Villanesi dalle quali si è dipanata la nostra avventura.

C’era un luogo tetro, misterioso, degradato nel nostro quartiere: il Parco Carletto di Villanesi con una chiesetta ferita dal degrado e violata dai vandali, con un apparato architettonico ancora leggibile ma abbandonato. Un territorio che anelava ad essere riqualificato, dopo che il Comune di Francavilla ne aveva acquisito la proprietà con un esproprio allora miliardario. Istintivamente sentivamo che quel territorio costituiva un patrimonio identitario che poteva raccontare la cultura di Francavilla. Così ci siamo costituite per riqualificare il territorio delle Colline Villanesi e ricollegarlo alla costa in modo da non lasciarlo escluso dalla residenzialità e dal turismo di tutta Francavilla. Da pediatra ho introdotto nell’associazione, facendone la mission, il concetto che l’ambiente nelle sue componenti fisica e sociale è determinante per la salute dei bambini. Le fondatrici condivisero con me l’esigenza di agire per migliorare la condizione di vita dei bambini e dei ragazzi a Francavilla e donare loro una città accessibile sostenibile amica dei bambini Che cosa abbiamo combinato? L’idea fu quella di partire dal degrado ambientale: cooptammo architetti e artisti per ridisegnare tutte le Colline Villanesi. nacque così il progetto urbanistico “Colline Villanesi, un sistema parco affacciato sul mare” che mostra ancora oggi la sua valenza e la sua visione e che ripresenteremo ufficialmente a settembre quando celebreremo i 20 anni dalla sua prima presentazione. Non sapevamo ancora che ci stavamo ispirando all’articolo 9 della Costituzione e alla legge Croce che il 21 Dicembre 2023, per la ricorrenza del nostro ventesimo anniversario, ci illustrerà il professor Fabrizio Politi, ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università di L’Aquila.

Da quel progetto che prendeva l’incipit dal restauro della Chiesetta di Madonna delle Grazie sono derivati molti cambiamenti nella città. Affiancammo al progetto urbanistico un intenso programma culturale che vinse il premio Athanor quale miglior progetto dell’anno. Il primo incontro culturale nella festa della donna 2004 lo organizzammo in questa sala consiliare, nostri ospiti l’avvocato Marcello Russo padre dell’attuale sindaco che illustrò lo statuto regionale al quale avevamo informato il nostro progetto che parlava di tutela delle nuove generazioni attraverso la tutela ambientale. L’avvocato Colletti ci parlò di bellezza e crescita morale avvalorando la nostra tesi che una città degradata non poteva favorire la salute fisica mentale e sociale delle nuove generazioni. Quali i traguardi che riteniamo collegati con la nostra attività associativa? I traguardi ambientali e urbanistici che possiamo riconoscerci sono il restauro interno della Chiesetta di Madonna delle Grazie; ne abbiamo curato a nostre spese e con donazioni della popolazione l’arredo; il Vialetto dell’Amicizia del parco Villanesi, realizzato a spese nostre e della comunità, per migliorare l’accessibilità a carrozzine di genitori e disabili I marciapiedi sulla nazionale.

L’Intitolazione del viale pedonale che conduce al parco a Cesare Miceli, l’archeologo che individuò in una zona vicina al parco la Domus Romano Bizantina. Ma anche la pedonalizzazione di piazza Sant’Alfonso, la pista ciclopedonale sul mare, la posa della prima pietra per un compiuto progetto di indagine della Domus, mai più portato a termine dalle passate amministrazioni. Certo non siamo state noi a effettuare lavori pubblici, ma li abbiamo sicuramente promossi come è nello spirito di un’associazione di promozione sociale I traguardi culturali che possiamo riconoscerci sono le ricerche sulla storia di Francavilla a iniziare dal pleistocene, all’alto medioevo, all’epoca più risuonante in città, quel ventennio di fine Ottocento che vide il fervore del Cenacolo Michettiano. Ideammo la Passeggiata Ottocentesca che rievoca dal 2005 quel periodo di splendore francavillese e ha sicuramente ispirato un evento imponente del comune. Un traguardo che ci inorgoglisce e ci motiva continuamente è la riapertura al culto e agli eventi culturali della Chiesetta di Madonna delle Grazie, ininterrottamente dal 2009, cioè dopo la cerimonia di benedizione dell’arcivescovo Bruno Forte a conclusione del restauro. Abbiamo dato voce negli anni a donne di rilievo nella storia recente o passata, spesso misconosciute, e nomino solo Hannah Arendt, Giulietta Lanteri, Giulietta Gordigiani, Ipazia di Alessandria, Eleonora Duse, Luisa D’Annunzio, Giselda Zucconi, Luisa Baccara, e a donne del Rinascimento meridionale troppo poco celebrate a Francavilla, Antonella d’Aquino, Costanza D’Avalos, Margherita D’Austria, Vittoria Colonna, Porzia Fieramosca e altre ancora. A quattro di queste donne siamo riuscite a fare intitolare altrettante strade a Francavilla. A Costanza D’Avalos principessa di Francavilla, una scuola primaria grazie al centro studi Costanza D’Avalos istituito nel 2018. Il lavoro di ricerca su Costanza d’Avalos è confluito nel nostro saggio “Il Rinascimento del Cenacolo di Costanza d’Avalos, principessa di Francavilla” edito nel 2020 da Loffredo e per la seconda edizione pochi giorni fa. Viene menzionato nella Bibliografia sulla pagina di Wikipedia dedicata a Costanza. Ancora annoveriamo fra i nostri prestigiosi traguardi culturali il gemellaggio Ischia – Francavilla sempre sulle tracce di Costanza D’Avalos e i nostri progetti ambientali e storici nelle scuole di Francavilla, Ischia e Chieti. Un recente riconoscimento al nostro impegno culturale è stato l’inserimento quale membro ufficiale nell’itinerario culturale del Consiglio d’Europa Le Vie di Carlo V. In tale contesto abbiamo vinto un bando che ci ha permesso di ideare e sviluppare un’app scaricabile su android e iPhone “Donne sulle vie di Carlo V”, utile per percorsi turistici culturali che da Francavilla si dipanano in Abruzzo o verso Sud verso Ovest e in Spagna. Tutto questo ha preso il via da un progetto urbanistico, un sogno, un’utopia che però poggiava e poggia concretamente sulle indicazioni che già negli anni trenta e poi nella stesura della Costituzione della Repubblica Italiana raccomandava Benedetto Croce. Queste indicazioni sono principi inalienabili che gli amministratori della nostra città devono trasfondere nel loro operato per superare l’inerzia su questioni irrisolte quelle che ci stanno facendo tuttora a soffrire, ma che nella nostra tenacia rappresentano ancora una volta sogni da concretizzare. Parlo della riqualificazione dell’impianto ottocentesco delle antiche cantine Capobianchi bellissime e purtroppo attualmente già crollate, È doloroso pensare che nel 1938 il regista Brignone vi ambientò una parte del film “Torna caro ideale” sulla vita di Tosti.

Possiamo considerare inerzia dopo tanti anni la mancata indagine della Domus Romana bizantina tutt’ora ricoperta da terra e plastica. Ancora inattuato il collegamento pedonale, il famoso asse pedonale collina mare, che caratterizzava il nostro progetto urbanistico. Da anni attendiamo la bonifica di tutte la splendida vegetazione che circonda il parco.

Non si è mai realizzata una vera gestione del parco Villanesi che si deve necessariamente avvalere di interventi pubblici.

Dopo il restauro interno gli interventi sulla chiesetta si sono bloccati e attualmente siamo ancora in attesa di una ristrutturazione esterna che elimini l’inquietante aspetto attuale e ne consolidi le fondamenta. Riproporremo per la maggior tutela della Chiesetta un protocollo d’Intesa con la nostra associazione che ne garantirebbe in modo ufficiale la cura e la fruibilità per tutta la città e per le altre associazioni. Dal punto di vista culturale c’è inerzia anche nel mancato sfruttamento del gemellaggio Ischia Francavilla che viene mantenuto soltanto da nostre iniziative proposte ai due comuni. Vanno colte secondo noi le opportunità che un tale gemellaggio possono offrire e che una bella delibera comunale di ratifica molto propositiva sembrava sostenere. Abbiamo proposto un nuovo gemellaggio con Montescaglioso, contea di Costanza d’Avalos. Quella città rende costantemente omaggio alla sua contessa, una donna che Francavilla dovrebbe onorare per aver detenuto e amministrato il feudo francavillese per quarant’anni, prima come duchessa, poi come principessa, fregiata di questo titolo direttamente dall’Imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V. Una donna di potere, un principato posto fra i due marchesati di Vasto e Pescara, una donna che deve ancora far parlare di sé e colmare il vuoto spesso creato per donne anche di grande levatura da una storiografia maschilista.

Questo sarà l’impegno futuro del nostro centro studi a lei dedicato. Concludo dicendo che venti anni sono tanti, a tanto impegno corrisponde tanta fatica e talvolta la sensazione di non riuscire ad andare avanti. Abbiamo la necessità di un passaggio di testimone che può essere fatto solo a un sindaco illuminato quale Luisa Russo mostra di essere. Contiamo molto sulla sua sensibilità per completare i nostri progetti con noi o dopo di noi….

Alla presidente del Consiglio Francesca Buttari un ringraziamento per il sostegno delle iniziative di gemellaggio e per tutto quello che farà per legare più strettamente Francavilla ai luoghi nei quali riecheggia ancora forte la fama di Costanza d’Avalos, principessa di Francavilla.

Ringraziamo anche l’Assessore Cristina Rapino per il sostegno alle nostre iniziative culturali ideate per celebrare il nostro ventennale e che ricopriranno l’arco temporale di tutto un anno, essendo iniziate lo scorso Ottobre e concludendosi nel settembre 2024”.
La presidente Maria Rosaria Sisto – Francavilla al Mare.

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