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Teramo

Assemblea pubblica sullo stadio di Teramo negata perché troppo vicina a Iachini

Riunione non autorizzata perché troppo vicina a ristorante dell’attuale gestore

“Dopo averci vietato la trasferta di domenica in un vicino paese della provincia di Teramo, dimostrando a tutti di non saper gestire neanche l’ordine pubblico di una semplice partita di Eccellenza, ieri, attraverso un provvedimento liberticida, la questura di Teramo ci ha vietato anche di svolgere, sabato 28 ottobre, una riunione aperta a Piazza Orsini per affrontare un tema di interesse comune come quello della convenzione dello Stadio Bonolis”.

A farlo sapere il gruppo 15 luglio 1913.

“Tale decisione deve far riflettere non solo noi tifosi ma l’intera popolazione teramana sulla deriva repressiva che questa città sta subendo. Negare un diritto garantito costituzionalmente dagli artt. 17 e 18 della Carta fondante di questa Repubblica è una vergogna! E lo è ancora di più se tale divieto viene sostenuto da patetiche motivazioni come quella della vicinanza di tale piazza al locale di colui che attualmente ha in ostaggio lo stadio di Piano D’Accio”.

È ancora: “È bene ricordare che solo un mese fa a piazza Martiri venne presentata la squadra biancorossa al cospetto di un’intera tifoseria, in quell’occasione venne rilasciato il nulla osta e non accadde nulla. È del tutto palese quindi che le loro scuse non reggano. Ma tolte le loro illazioni, quello che per noi è davvero inaccettabile è che il diritto e l’interesse di un’intera comunità, a confrontarsi in una piazza pubblica, venga messo da parte per tutelare l’interesse di un privato. Questo è un precedente che la città di Teramo non ha mai visto e subito. Dinanzi a questi pericolosi intrecci nessuno deve restare indifferente. Non cadremo a provocazioni, consapevoli sempre più di essere un intralcio ai vostri sporchi interessi. Ora più che mai, non un passo indietro”

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